tuttocalciofemminile
IN EVIDENZA
SEZIONI
SEGUICI

“Per sette anni ho dovuto giocare coi maschi, finalmente ho realizzato il mio sogno”, l’intervista a Gaia Rizzioli

La giovane calciatrice del Padova (serie C) è l’emblema della tenacia e della caparbietà, di chi non si vuole arrendere, affrontando e superando diversi ostacoli e peripezie nel corso della vita, pur di realizzare il proprio sogno

TCF   
“Per sette anni ho dovuto giocare coi maschi, finalmente ho realizzato il mio sogno”, l’intervista a Gaia Rizzioli

Difensore centrale, classe 2002, Gaia Rizzioli è l’emblema della tenacia e della caparbietà, di chi non si vuole arrendere, affrontando e superando diversi ostacoli e peripezie nel corso della vita, pur di realizzare il proprio sogno. Cresciuta con i maschietti del suo paese, veste la casacca del Brescia, Chievo ed Hellas Verona prima di approdare al Padova, arricchendo il suo percorso con l’esordio in massima serie e la convocazione in nazionale under 16, mettendo alle spalle e trasformando in energia le esperienze dolorose del passato.

[gallery]None[/gallery]

Ciao Gaia, per iniziare una breve descrizione della tua carriera

“Ho iniziato a tirare i primi calci ad un pallone all’età di cinque anni nel mio paese, incuriosita da mio fratello che praticava sport; nel corso della mia carriera ho militato per sette anni con i maschietti nel GSO Mazzano, per poi passare al Brescia, dove ho militato per quattro anni, una stagione al Chievo e tre all’Hellas prima di arrivare al Padova”.

Quali i motivi del tuo passaggio al Padova?

“Il desiderio di crescere, di migliorarmi e di continuare a realizzare un sogno sono state le motivazioni che mi hanno portato ad accettare questa interessante proposta; sono pronta e carica per mettermi in gioco, facendo tutto il possibile per essere utile alla squadra”.

I momenti più difficili

“Ho sofferto di dislessia da piccola, sentendomi incompresa e non capita, avvertendo di essere un passo indietro rispetto ai miei coetanei; il sostegno e l’apporto della mia famiglia, coadiuvata dai logopedisti, insegnanti e specialisti del settore sono stati determinanti per la mia rinascita a livello personale; in ambito calcistico l’infortunio al crociato subito il 15/12/2019 nella gara contro la Juventus è stato devastante ma anche in questa occasione l’aiuto della mia famiglia mi ha permesso di risollevarmi dal basso”.

I momenti più significativi

“L’esordio in serie A con la maglia dell’Hellas Verona il 6/11/2021 nella gara contro la Roma e comunque gli anni con la maglia scaligera sono stati i più emozionanti finora vissuti”.

Il sogno nel cassetto

“Mi piacerebbe poter ritornare in massima serie e chissà riassaporare un giorno l’orgoglio di rivestire la maglia azzurra, circostanza già vissuta con la nazionale under 16”.

TCF   

I più recenti

Coppa Italia femminile
Coppa Italia femminile

Le Rubriche

Artemio Scardicchio

Nato a Bari, classe '76, dirigente sportivo dal 2003, conduttore televisivo e...

Pierfrancesco Modica

Ho 24 anni e sono al 2° anno di Scienze Motorie, dopo aver concluso una...

Antonio Aiello

Da sempre appassionato di sport. Inizio a seguire il calcio con migliaia di...

Mariano Ventrella

Laureato in Giurisprudenza, ho iniziato la carriera da giornalista nel 2016...

Antonio Genovese

Dal dicembre scorso, ho fondato in America l'agenzia sportiva AG Sports Agency...

Saverio Schino

Nato a Bari, 45 anni, pubblico impiegato, laureato in Giurisprudenza e Scienze...

Varlaro Anna

Anna Varlaro, 45 anni, segue con passione e racconta esperienze vissute nel...

Sebastiano Moretta

Nato a Piacenza il 28 settembre 1998, sono attualmente studente di Civiltà e...