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Pallone d'Oro Femminile: per la seconda volta vince Aitana Bonmatí

La consegna del premio ma anche alcune riflessioni

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Pallone d'Oro Femminile: per la seconda volta vince Aitana Bonmatí
Crediti: agenzia ANSA, copyright ANSA/EPA

Lunedì 28 ottobre a Parigi, presso il teatro Châtelet, la cerimonia consueta del Pallone d'Oro femminile ha consegnato il premio, per la seconda volta consecutiva, ad Aitana Bonmatí, che bissa così il successo ottenuto lo scorso anno, e raggiunge la compagna di squadra Alexia Putellas, a sua volta bivincitrice.

Assieme a lei, sul podio anche Graham Hansen e Paralluelo, anch'esse blaugrana, e in più il loro club è stato premiato quale squadra dell'anno, dopo le vittorie di Liga, Copa e Supercopa de la Reina, e della Champions League 2023-24. Premiata anche Emma Hayes, campionessa olimpica proprio a Parigi quest'estate, e a Jennifer Hermoso (prima donna e prima europea) è stato consegnato il premio Sócrates per l'attivismo e la lotta per l'uguaglianza, dopo essere stata vittima di molestie alla finale del Mondiale 2023.

Quest'ultimo dettaglio dev'essere sfuggito evidentemente al social media manager della Nazionale spagnola, in quanto non è stata trovata alcuna traccia di menzione nei post, quantomeno quelli relativi alla pagina Instagram (al momento di stesura dell'articolo). A questo si aggiungono le lamentele di Kosovare Asllani, che nuovamente sottolinea come la cerimonia di consegna del Pallone d'Oro si tenga proprio durante la pausa delle nazionali femminili, e renda così difficile la partecipazione a molte personalità.

Infatti Emma Hayes ha effettuato il proprio discorso in un video precedentemente preparato, in quanto nelle ore antecedenti l'evento, era in campo a guidare le USA nell'amichevole contro l'Islanda (vinta 3-1 in rimonta). A questo l'assenza di premi Kopa e Yašin dedicati al femminile, per una questione di rispetto e parità ancora poco presenti nel mondo calcistico. Perché a quel punto ogni discorso di attivismo viene automaticamente sminuito, perché non supportato poi da fatti concreti.

Chiudiamo quantomeno con una punta di orgoglio, perché la prima italiana candidata di sempre, Manuela Giugliano, ha raggiunto il 27° posto mettendosi alle spalle Hemp, Pajor e Geyoro. Che sia solo l'inizio per un futuro radioso per il nostro movimento.

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