Mattia Giodice: ci svela il volto della Nitor Brindisi
Ventisette ragazze agli ordini di mister Penta con una media d’età fra le più basse della categoria
Sarà presentata, venerdi 6 settembre alle ore 17 nella sala“Gino Strada” di Palazzo Granafei-Nervegna, ufficialmente la squadra la squadra di calcio femminile che affronterà il campionato nazionale di serie C. In questi giorni frenetici di lavoro il neo direttore Sportivo, Mattia Giodice, ci svela la squadra che disputerà, per la prima volta, il campionato di serie C.
Congratulazioni per il doppio ruolo di Direttore Generale e Direttore Sportivo. Dopo Apulia Trani, con una promozione in Serie B, Matera Città dei Sassi Women e, in questa stagione, Nitor Brindisi: Con quale spirito sta vivendo questa nuova avventura?
“Sicuramente, con lo spirito che va vissuto un nuovo percorso come questo è sulla stessa lunghezza d'onda di come lo vive l'intero gruppo: l'entusiasmo è alla base, in quanto fondamentale per poter lavorare nel migliore dei modi. La responsabilità è la conseguenza, dal momento che questa società disputerà per la prima volta un campionato a carattere nazionale, dopo aver disputato una stagione con dei numeri - a mio avviso - difficilmente ripetibili, il mio compito sarà proprio quello di fare in modo che tutto ciò che si è ben costruito abbia il giusto prosieguo e consolidamento, in una città che ha tanta fame di calcio e la Nitor tanta voglia di far conoscere la propria realtà. Direi anche la consapevolezza che sarà una sfida difficile, come lo è ogni nuova sfida, ma con la giusta determinazione di poterla affrontare con le nostre armi, per poi tirare le somme alla fine.”
In panchina è stato confermato il tecnico della storica promozione.
“Si riparte da Mister Penta, e quindi nuovamente da un allenatore che ha saputo tirare fuori il meglio da ognuna delle sue interpreti, in un meccanismo funzionato quasi alla perfezione. Ha lavorato con una rosa giovane, con ragazze che hanno sempre seguito i suoi dettami e lui ne ha esaltato le loro caratteristiche. Il gruppo era, ed è, molto unito, e non c'è mai stato alcun dubbio sul fatto che la panchina bianco granata dovesse avere ancora lui come guida. È un tecnico bravo, preparato e ideale per questa squadra.”
Ci svela i nuovi acquisti?
“Durante questa fase di mercato, abbiamo sempre cercato di percorrere due strade. La prima era - certamente - quella della salvaguardia del gruppo attuale. Purtroppo, nel calcio non sempre vige la riconoscenza, ma a questo gruppo, peraltro giovanissimo, e che ha dimostrato di saper fare qualcosa di veramente grandioso, andavano dati meriti e riconoscenza. Ragion per cui, praticamente la quasi totalità della rosa, è stata confermata e siamo certi che le ragazze possano crescere ancor di più e dimostrare il loro valore. La seconda è la consapevolezza, di cui oltretutto parlavo anche prima, che questo campionato è un qualcosa di totalmente differente a ciò che si è fatto fino a pochi mesi fa, e parlo non solo in termini di livello, con una netta differenza tra l'Eccellenza Pugliese e la Serie C Girone C, ma anche in quanto a impegno, dedizione, professionalità e cura di ogni dettaglio. Quindi, abbiamo cercato dei profili che riteniamo, innanzitutto, idonei alla filosofia del club e, successivamente, adatti per innalzare il livello tecnico della rosa, andando a sistemare alcuni dei ruoli chiave. Alla freschezza delle ragazze più giovani, si è aggiunto un pizzico di esperienza in più, ma tendo a ricordare che, anche quest'anno, con le ventisette calciatrici che lavorano duramente ogni giorno agli ordini di Mister Penta e del suo staff dal 5 agosto, raggiungiamo precisamente un'età media di 18.3 anni. L'esperienza arriva, soprattutto, con il difensore centrale portoghese Sofia Belo Da Silva, che, comunque, ha ventisei anni, e in Italia ha già disputato due volte la categoria, tra Lecce e Moncalieri, oltre alla Serie B con il Ravenna, a cui si aggiunge l'estremo difensore venezuelano Valentina Bonaiuto Quiñones, classe 1999, proveniente dall'ÍBV, club islandese, e la duttile centrocampista brasiliana Isabella Boccia Gomes De Moraes, di un anno più giovane, e che costituiscono anche il nucleo delle ragazze più "grandi". Abbiamo riportato in Puglia una ragazza che ha un indubbio talento, ma soprattutto tanto bisogno di riscatto e da parte nostra la voglia di poterle permettere ciò, ossia Valentina Coluccia. In attacco, abbiamo puntellato il reparto con Gioia Elena Perego, classe 2004, proveniente dal Padova. L'ho voluta fortemente, lei deve soltanto mostrare le sue qualità, che ha, e sono certo che ci possa dare una grande mano quest'anno, come anche per lei stessa questa sarà una stagione molto importante. Inoltre, abbiamo arricchito la rosa con alcune ragazze del territorio, che hanno già avuto delle esperienze nella categoria o in contesti ugualmente significativi, come Miriam Lippolis, Vittoria Rotondo e Rossella Penta, oltre a due giovanissime Siriana Gaglione ed Eleonora Rossini. Infine, abbiamo chiuso il cerchio con l'elvetica Lina Fassi e con Benedetta Margari, che, dopo Lecce ed Eugenio Coscarello Castrolibero, aveva avuto una parentesi nel calcio a cinque al Levante Caprarica. Sostanzialmente, credo che il nostro mercato possa ritenersi chiuso, salvo opportunità che potrebbero crearsi negli ultimi giorni.”
Obiettivo della società quest’anno?
“Quando questa società è nata, come scuola calcio maschile, aveva l'obiettivo di creare una propria identità e riferimento. Non scontato, ma l'ambizione di una scuola calcio può essere quella. Valorizzazione dei giovani, ambiente sano, tecnici preparati, il posto dove poter avere la giusta crescita come calciatore e come persona. Devo dire che dopo diversi anni, con riconoscimenti come Scuola Calcio di Terzo Livello e con la presenza di tutte le categorie maschili, allargate poi anche a tutte le categorie femminili, si è costruita un modello. Ed è esattamente questo l'obiettivo che mi sono posto quando sono arrivato, per questa società. Creare un proprio modello, stabilizzarsi nel tempo e crescere andando per gradi. La Nitor dovrà stabilizzarsi in un campionato a carattere nazionale, dovrà crearsi il proprio marchio anche in questo contesto, dovrà essere sostenibile e dovrà essere un posto dove poter fare calcio in maniera serena e crescere senza pressione alcuna, dove nessuno chiederà mai di fare il cosiddetto passo più lungo della gamba. Se ciò a lungo termine dovesse accadere, l'obiettivo sarà stato raggiunto. Sul breve termine, quindi sulla stagione alle porte, è naturale che, per fare ciò che dicevo, considerando anche la matricola che oggi la Nitor è in questo campionato, non possiamo non pensare prima di tutto al mantenere la categoria. Questo, per noi, è di vitale importanza. Sarà un campionato molto difficile, probabilmente quest'anno sarà anche il più equilibrato, da quando la Serie C’è diventata a carattere nazionale, e molto dispendioso. Ci vorrà tanta concentrazione e ci vorrà anche il supporto di tutti. Più precisamente, mi sentirei di dire che l'obiettivo è quello di disputare la Serie C anche nella stagione 2025/2026, ma anche vedere - domenica dopo domenica - sempre più gente allo Stadio Comunale "Franco Fanuzzi" e non avere alcun rimpianto al termine della stagione 2024/2025.”